Gemini, l’exchange di criptovalute fondato dai gemelli Winklevoss, sta procedendo con la sua offerta pubblica iniziale e ha ottenuto Nasdaq come investitore chiave. L’IPO mira a raccogliere circa 317 milioni di dollari, con Nasdaq che dovrebbe acquistare 50 milioni di dollari di azioni attraverso un collocamento privato. Questa partnership collega uno dei più grandi mercati azionari statunitensi con una delle piattaforme di asset digitali più note, evidenziando come la finanza tradizionale e le criptovalute continuino a sovrapporsi.
L’investimento è più che finanziario. Costruisce una partnership strategica che collega i servizi di custodia e staking di Gemini con l’infrastruttura di Nasdaq. La custodia consente ai clienti istituzionali di conservare in modo sicuro gli asset digitali, mentre lo staking consente loro di guadagnare ricompense supportando le reti blockchain. In cambio, i clienti di Gemini ottengono l’accesso alla piattaforma Calypso di Nasdaq, che aiuta le istituzioni a gestire e monitorare le garanzie commerciali. Entrambe le parti vedono valore nel combinare le risorse man mano che il mercato dei titoli tokenizzati cresce.
Nasdaq ha lavorato per espandersi nei mercati basati sulla blockchain. Recentemente, ha presentato alla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti una richiesta per aggiornare le regole in modo che i titoli possano essere negoziati in forma tokenizzata. La tokenizzazione significa prendere un asset tradizionale, come un’azione o un’obbligazione, e metterlo su una blockchain. L’exchange ritiene che questi prodotti debbano essere offerti da attori regolamentati, e non su piccole piattaforme non regolamentate. Ha espresso preoccupazione per molte versioni di azioni statunitensi tokenizzate già negoziate in Europa.
Gemini ha già offerto azioni tokenizzate in Europa, incluse azioni di società come MicroStrategy, guidata da Michael Saylor. Questi prodotti offrono agli investitori l’esposizione alle azioni statunitensi senza passare attraverso i binari finanziari tradizionali, che Gemini ha sostenuto essere obsoleti e difficili da accedere. Offrendo azioni tokenizzate, la società ha cercato di modernizzare il modo in cui gli investitori negoziano e gestiscono i titoli, mentre la mossa di Nasdaq dimostra che anche i principali exchange stanno guardando in questa direzione.
La partnership riflette una spinta più ampia verso la modernizzazione dei mercati finanziari. I mercati azionari tradizionali come Nasdaq operano secondo regole rigorose, ma vedono la domanda di nuovi prodotti come la custodia di cripto-asset, i servizi di staking e le azioni basate sulla blockchain. Unendosi a Gemini, Nasdaq ottiene l’accesso diretto al mondo delle criptovalute, contribuendo al contempo a creare percorsi regolamentati per la tokenizzazione. Per Gemini, la partnership con Nasdaq rafforza la sua posizione mentre si prepara per l’IPO e cerca di raccogliere centinaia di milioni di nuovo capitale.
L’IPO da 317 milioni di dollari di Gemini, con la partecipazione di 50 milioni di dollari di Nasdaq, potrebbe diventare un punto di riferimento per la prossima fase di adozione delle criptovalute. A differenza delle IPO precedenti, questa collega un importante exchange di criptovalute a un operatore di mercato azionario tradizionale. Reuters ha riferito che l’offerta è soggetta alle condizioni di mercato, il che significa che i tempi e i dettagli finali potrebbero cambiare. Tuttavia, la partnership offre a entrambe le parti incentivi per andare avanti, poiché ognuna porta qualcosa di cui l’altra ha bisogno: Gemini porta custodia e staking, Nasdaq porta scala e fiducia da decenni di gestione di mercati regolamentati.
Nasdaq si è espressa anche sulla sua strategia. Presentando alla SEC modifiche alle regole, spera di creare una chiara base legale per la negoziazione di titoli tokenizzati nel mercato statunitense. L’exchange ritiene che offrire azioni tokenizzate su piattaforme consolidate aiuterà gli investitori a evitare i rischi di negoziare in sedi offshore o isolate. Per i regolatori, avere grandi exchange che gestiscono asset tokenizzati potrebbe fornire maggiore supervisione e trasparenza.
Gemini, fondata da Cameron e Tyler Winklevoss, ha costruito la sua reputazione come exchange di criptovalute regolamentato negli Stati Uniti. I suoi servizi si rivolgono sia ai clienti al dettaglio che istituzionali e la custodia è diventata una delle sue principali offerte. Gli investitori istituzionali spesso richiedono una conservazione sicura e conforme prima di poter allocare capitali significativi alle criptovalute. Lo staking, che consente ai titolari di bloccare le monete per supportare le reti blockchain e guadagnare ricompense, sta anch’esso acquisendo importanza. Integrando questi servizi con i sistemi di Nasdaq, Gemini si posiziona come un ponte tra due mondi finanziari.
L’ascesa della tokenizzazione è fondamentale per questa storia. Convertendo asset del mondo reale come azioni in token basati su blockchain, i mercati possono potenzialmente regolare le negoziazioni più velocemente e ridurre la dipendenza dalle vecchie infrastrutture. Per gli investitori, i titoli tokenizzati possono offrire nuovi modi per accedere agli asset e gestire il rischio. Sia Gemini che Nasdaq vedono questa tendenza come inevitabile e la loro partnership mostra la volontà di dare forma al futuro piuttosto che aspettare che arrivi.
L’IPO di Gemini e l’investimento di 50 milioni di dollari di Nasdaq non riguardano solo la raccolta di denaro. Segnalano come la finanza tradizionale e le criptovalute si stanno fondendo. L’accordo evidenzia la custodia, lo staking, i titoli tokenizzati e il ruolo degli exchange regolamentati nel plasmare l’evoluzione di questi mercati. Mentre entrambe le società vanno avanti, scommettono che la modernizzazione attraverso la tokenizzazione diventerà un fondamento del sistema finanziario di domani.